Il 22 marzo 1855 Campli alcuni cittadini di Campli (Giovanni Basseray, Gavino Lattanzi, Felice Donzelli, Giacomo Giansiracusa, Antonio Donzelli, Floriano Lattanzi, Filippo Misticoni, Carlo Caravelli, Francesco De Francesco, Tobia Micchilli, Girolamo Ramoni) chiesero all’Intendente l’autorizzazione a rappresentare gratuitamente, “e per esercitarsi nella comica”, nel Teatro del loro comune, alcune opere, di cui fecero l’elenco. Esso comprendeva: Il padre giudice del proprio figlio (con Pulcinella); Il castello disabitato (con Pulcinella), Il vero eroismo, Vita, pentimento e morte di Pietro Bailardo (con Pulcinella accarezzato da’ diavoli e spaventato dall’ombra di Merlino), Il discolo ravveduto (con Pulcinella giocatore disperato ed assassino per accidente); La fanatica per ambizione (con Pulcinella servo mal pratico d’una padrona incorrigibile); La Ginova; Le novantanove disgrazie di Pulcinella, Di Gregorio Mancinelli; Pulcinella finto cavaliere (ossia Ogni passo un pericolo); Tre sfelenzi con una sola giamberga (con Pulcinella servitore affamato in una casa di disperati, farsa graziosa in un atto di F.D.P.; La religione; I due Pulcinella Simili (ossia Pulcinella galantuono in citt+
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