Questo libro, curato da Nikla Cingolani, nasce da una riflessione tratta da “Il faut bien manger.” O il calcolo del soggetto di – Jacques Derrida. “Dunque, la questione morale non è e non è mai stata, si deve mangiare o non si deve mangiare, mangiare questo e non quello, il vivente o il non vivente, l'uomo o l'animale ma poiché si deve pur mangiare e che sia bene, e che sia buono, e che non ci sia altra definizione del bene, come si deve mangiare bene?” (Jaques Derrida) La curatrice ha inteso mettere a confronto e analizzare il rapporto psicologico, politico e sociale, che si ha con il cibo, mettendone in luce il lato materiale e simbolico. Per fare a ciò ha riunito artisti marchigiani, nazionali ed internazionali oltre a filosofi, psicologi, musicisti e chef, il tutto a creare un menù eterogeneo che sia in grado di mettere in luce il rapporto cibo-bene, che poi sia un bene legato ad una corretta alimentazione o un cibo che faccia bene all'anima o al pianeta, poco importa, ciò che conta è che la bussola sia correttamente posizionata. Attraverso le opere di Federica Amichetti, Karin Andersen, Attinia, Luca Bidoli, Daniele Camaioni, Angelo Colangelo, Giulia Corradetti, Peter De Boer, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Sabrina Muzi, ed i testi –“ricette” di Paolo Brunelli maestro chocolatier, Gabriele Capannelli titolare di “Bontà delle Marche”, la dott.ssa Giuliana Capannellipsicoanalista del Centro Heta “ Fida Ancona, il sommelier professionista Settimio Cingolani, lo scienziato Fabrizio Fasano, l'oncologo Cesare Gridelli, l'antropologa Alessandra Guigoni, lo psichiatra psicoanalista Leonardo Mendolicchio, il giornalistaClaudio Mollo, Fabiola Ruggiero titolare di “Cose di Tè”, la dott.ssa Cristiana Santini, la dott.ssa Cinzia Scaffidi, il tenore Pietro Ballo, e infine le interviste al prof. Nicola Perullo e allo Chef Moreno Cedroni. Tutti sono stati invitati a commentare le opere e rispondere alle affermazioni derridiane: “Bisogna ben mangiare” “Bisogna mangiare bene” “Bisogna mangiare il Bene”.