L'uomo ben sviluppato, secondo Schwarz, deve essere “autonomo e creativo, ma socialmente inserito, con la vita affettiva più ricca e meglio controllata, padrone di sé, aperto a tutti gli scambi, critico e non conformista ma solidale, inserito nel suo tempo ma teso a superarlo”1. La società attuale, nella sua corsa frenetica, ha dimenticato tutte le qualità. In essa esistono mancanza di alti valori, egoismo, ricettività passiva… Dallo studio della società, della famiglia, dell'uomo è possibile ricavare gli elementi per aiutare i bambini ad integrarsi in questa complessa realtà. Il nostro interesse è scaturito da una lunga osservazione dei bambini dai 3 ai 6 anni ed ha lo scopo di recuperare l'itinerario formativo di base, costituendo il fondamento per un'organica soluzione del problema della continuità pedagogica, curriculare, fra la scuola dell'infanzia e quella primaria. Il bambino attuale in molti casi, presenta disturbi motori (grande irrequietezza, incapacità di controllo) emotivi, linguistici, relazionali e percettivi. Per questo motivo si hanno conseguenti difficoltà di apprendimento scolastico sottoforma di dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia. Non stiamo a dilungarci sulle molteplici cause diverse interagenti fra loro e che sono individuabili e soprattutto recuperabili nella scuola dell'infanzia, ma siamo certe, che il bambino prima di avere la capacità di affrontare un sistema simbolico che ruota intorno al suo corpo, deve compiere fin dalla nascita, o riaffrontare in seguito, tutte le esperienze psicomotorie (Vayer) per un corretto sviluppo della personalità.