Serenella Montresor ci fornisce in questo suo lavoro una “bussola” per navigare in un pelago per molti inesplorato, quello del proprio animo, i cui confini, come diceva il filosofo greco Eraclito, sono senza limiti e irraggiungibili, per quanto si possa camminare e camminare. Perdersi all'interno della propria interiorità è piuttosto comune quando si intraprende un viaggio alla scoperta di sé, e occorrono punti di riferimento sicuri, che facciano da guida. Così bussole, astrolabi e altri strumenti di misurazione del percorso compiuto e di quello ancora da compiere sono estremamente necessari, indispensabili, non solo utili.

 Avviarsi lungo quel cammino impervio che conduce all'esplorazione della propria interiorità richiede un coraggio iniziale, che spesso ci si trova ad avere sotto la spinta di una necessità e di una urgenza motivata da angosce e malesseri spirituali, e poi un'audacia ulteriore, aggiuntiva, perché bisogna saper far fronte a ciò che può essere scoperto e che può anche spaventare.

Elso Simone Serpentini