Genere: Saggistica
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Lunedì 4 luglio 1927 un uomo cade nella Senna e muore annegato. Il corpo viene portato a riva e non si può fare altro che constatare il decesso. La polizia parigina fa subito sua l'ipotesi dell'incidente. Sabatino Di Loreto, questo il suo nome, un italiano nato a Villa Ripa, in provincia di Teramo, nato il 21 luglio 1893, residente da molto tempo a Parigi, deve essersi sentito male mentre era appoggiato al parapetto del Ponte della Concordia ed è caduto in acqua per un capogiro. O era seduto sopra il parapetto, come dichiara un testimone? E perché avrebbe dovuto sedersi sul parapetto? E, se vi si è solo appoggiato e se davvero ha avuto una vertigine, come mai non è scivolato semplicemente sul selciato, invece di finire nel fiume, scavalcando il parapetto stesso?
Ma è stato davvero un incidente? Anche la sua convivente, tale Marie Elie Josephine Luneau, di 36 anni, propende per la tesi dell'incidente, ma dichiara che da qualche tempo Sabatino era diverso, inquieto, come preoccupato per qualche cosa, non era rincasato la notte tra sabato e domenica. Quando era rientrato alle otto di mattina, non aveva dato alcuna spiegazione. Erano usciti insieme e lei era andata da un medico, lui la stava aspettando fuori.
L'ipotesi diversa dal suicidio, quella di un omicidio, la fanno gli amici italiani, teramani in particolare, i suoi camerati, perché Sabatino Di Loreto è stato ed è fascista, tra i fondatori del fascio parigino, autore di un articolo sulle origini del fascismo pubblicato in francese sul più prestigioso giornale francese, L'Europe Nouvelle, il 19 agosto 1922, pochi mesi prima della marcia su Roma. Ha pubblicato anche con diversi pseudonimi articoli sulla politica italiana su altri importanti giornali della capitale francese e sul giornale L'Italie Nouvelle, fondato dal fascista Nicola Bonservizi. Proprio il nome di quest'ultimo fa venire il sospetto che anche Sabatino Di Loreto possa essere stato vittima di un omicidio, proprio come è accaduto a Bonservizi tre anni prima, mortalmente ferito la sera del 20 febbraio 1924, mentre era seduto al tavolo di un ristorante, da un anarchico italiano. Ma l'assassinio ha lasciato ombre e non è mancato chi ha detto che Bonservizi sia stato vittima di una faida interna al fascismo parigino, considerati i suoi contrasti risaputi con persone quali Amerigo Dumini (il rapitore di Giacomo Matteotti) e Curt Suckert (poi Curzio Malaparte). Così il nome del fascista teramano Sabatino Di Loreto finisce tra i casi Bonservizi e Matteotti.
Codice ISBN: 9788831455633
Pagine: 320
Informazioni: 15x21 cm
Status: Disponibile
Anno di pubblicazione: 2022
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