La Corte! Processi celebri teramani n. 42
Genere: Collana: Teramo in giallo
€ 18,00
Il 22 aprile 1897 l'anarchico romano Pietro Acciarito, 27enne,
dopo aver venduto gli attrezzi della sua officina di fabbro,
si era recato all'Ippodromo delle Capannelle e, mescolatosi
alla folla, era riuscito ad avvicinarsi alla carrozza
del Re d'Italia Umberto I, alla cui vita aveva attentato
armato di un coltello.
Processato, era stato condannato all'ergastolo.
Da subito era partita la caccia ai suoi presunti
complici, nella convinzione che non potesse aver
agito da solo. Un suo amico, Romeo Frezzi,
ritenuto un suo complice, era stato arrestato,
ma era morto nel carcere nel quale stato rinchiuso,
con la versione ufficiale di un suo suicidio.
Acciarito aveva fatto i nomi di cinque suoi complici:
Ernesto Diotallevi, Aristide Ceccarelli, Federico Gudini,
Pietro Collabona e Cherubino Trenta.
I primi quattro in stato di detenzione e il quinto latitante
vennero processati nel 1905 nella Corte d'Assise di
Teramo, sede designata per “legittima suspicione”.
Il processo richiamò inviati della grande
stampa nazionale e l'attenzione del pubblico:
Acciarito avrebbe confermato le sue accuse
o avrebbe ritrattato e sostenuto che era stato
costretto a farle con torture, minacce e inganni?
Codice ISBN: 9788831455725
Pagine: 200
Informazioni: 13x19
Status: Disponibile
Anno di pubblicazione: 2023
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