L'OPERA SI COMPONE DI N. 6 VOLUMI RILEGATI IN UN COFANETTO E INVENDIBILI SEPARATAMENTE
Genere: Storico-Sacro
€ 200,00
Introduzione
Tanti messaggi e manifestazioni di stima e di affetto si sono susseguiti dal 3 maggio 2023, data della scomparsa di padre Claudio, al secolo Romolo Narcisi, frate francescano per circa quarant'anni nel convento della Madonna delle Grazie a Teramo e negli ultimi anni parroco di S. Rocco a Guardia Vomano. Tutte le testimonianze evidenziano l'incolmabile vuoto che ha lasciato.
Commosso e illuminante il ricordo del suo amico fraterno padre Carmine Serpetti, anch'egli della Famiglia francescana dei Frati Minori, sul trimestrale di “Teramo Nostra”, l'associazione culturale che nel 2021 gli aveva attribuito il premio alla teramanità “Giandomenico Di Sante”. Padre Carmine, nel raccontare l'iter formativo religioso di padre Claudio e il suo operato a totale servizio delle comunità parrocchiali, ricostruisce anche la sua instancabile e fruttuosa attività in diversi ambiti. Prioritaria l'attenzione alle nuove generazioni, sia nell'insegnamento della religione nelle scuole sia nell'impegno catechistico. La forza del suo esempio ha spinto tanti giovani a seguirlo con entusiasmo nella Gioventù Francescana. Padre Claudio è stato anche Assistente Spirituale nell'Ordine Francescano Secolare, nonché organista e animatore del coro. Numerose le iniziative di carattere religioso e culturale di grande interesse che ha promosso e organizzato a partire dal 1980 con la collaborazione di Enti e Associazioni culturali cittadine. Ricordiamo, solo per citarne alcune, le manifestazioni in onore di San Giacomo della Marca, fondatore del convento teramano; il recupero e la conservazione nella chiesa della Madonna delle Grazie del corpo del Beato Battista da Firenze, che era rimasto nel convento di Campli, in stato di abbandono, dopo la dismissione conventuale; la riscoperta e il restauro dell'affresco del Cristo Pigiato nell'antico refettorio dei frati del convento teramano.
Da ricordare anche il recupero e restauro delle porte lignee dell'antica chiesa; la restituzione nel 2007 dell'affresco quattrocentesco della Madonna con i Santi, conservato dal 1971 nei depositi della Soprintendenza; il ripristino dei riti della “Festa della Pace”. Tra la fine degli anni '90 e gli inizi del Duemila, nonostante i primi problemi di salute, padre Claudio portò avanti il suo impegno in qualità di Superiore della Fraternità religiosa e successivamente di Rettore del Santuario teramano della Madonna delle Grazie. Si dedicò ai lavori di restauro del complesso monumentale, per i quali ebbe l'importante supporto di padre Candido Bafile, all'epoca Provinciale dell'Ordine dei Frati Minori d'Abruzzo. In particolare, si occupò del restauro del chiostro, delle coperture dell'antico convento, della torre campanaria e della facciata della chiesa. La facciata, rimasta priva di fondi, fu restaurata grazie alla generosità della Terziaria francescana Rosina Puglia, collaboratrice del convento per 43 anni.
Gli ultimi lavori da lui seguiti come responsabile furono terminati nel 2011 e, in quell'occasione, realizzammo insieme una pubblicazione sugli interventi di restauro.
Le difficoltà e le vicissitudini personali non fermarono il suo meritorio impegno religioso e culturale. Da evidenziare è anche il suo importante contributo alla cultura francescana e in particolare a quella storico-artistica-religiosa teramana. Voglio sottolineare come padre Claudio abbia coltivato l'interesse culturale durante tutta la sua vita. Profondo e raffinato conoscitore della storia si è dedicato alla salvaguardia e conservazione di molte opere d'arte realizzate per il Santuario teramano e dedicate alla Madonna delle Grazie, compatrona di Teramo. Parallelamente ai suoi impegni di religioso, si è occupato anche di un progetto per la conservazione e la conoscenza di tante opere devozionali poco note ai cittadini teramani e agli stessi Frati.
Dal 2003, in sinergia con altri Enti e studiosi, ho avuto il privilegio di collaborare con padre Claudio per il ripristino dell'antico Museum Veteris Templi della Madonna delle Grazie. Il progetto lo entusiasmò e diede un impulso decisivo agli studi storici e di catalogazione (ex voto, paramenti sacri, affreschi). Seguirono, nell'ambito di programmi religiosi in onore della Madonna delle Grazie, importanti eventi culturali svolti nel chiostro del convento francescano: mostre, conferenze e concerti. Diversi studiosi collaborarono mettendo a disposizione conoscenze e professionalità. Tra loro il compianto prof. Adelmo Marino Pace e il dott. Francesco Tentarelli, anch'egli scomparso prematuramente. Un grande contributo allo studio e alla catalogazione degli ex voto fu dato dalla dott.ssa Elisabetta D'Ambrosio. Sostennero le varie iniziative l'Archivio di Stato di Teramo, la Biblioteca Provinciale Melchiorre Delfico, la Soprintendenza PSAE di Teramo-L'Aquila, il Comune di Teramo, la Fondazione Tercas, altri Enti e privati. Le manifestazioni si arricchirono anche di collaborazioni extraregionali: il prof. Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno; la prof.ssa Cristina Pasqualetti, docente dell'Università dell'Aquila; il Convento e il Comune di Monteprandone (AP); la studiosa di paramenti sacri, prof.ssa Marina Carmignani dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, per citarne alcuni. Eventi e progetti mobilitarono le energie di tante persone. Furono coinvolti giovani appartenenti al Terzo Ordine e fedeli che supportarono in vario modo le diverse iniziative culturali. Senza far torto a tutti coloro che non cito, ricordo l'impegno di Filomena d'Egidio.
L'idea di base era di creare un Centro culturale francescano imperniato sulla devozione mariana che avrebbe accolto il nuovo Museum Veteris templi, con tutte le sue opere d'arte, un archivio del Santuario, con la digitalizzazione di tutti i documenti, la biblioteca. Il progetto prevedeva anche lo svolgimento di studi e ricerche, l'organizzazione di convegni tematici e pubblicazioni. Nel 2005 si raggiunse un primo importante traguardo: la Soprintendenza PSAE dell'Aquila rilasciò il nulla osta per l'inserimento del Museo nella prima categoria regionale come “Centro di documentazione della cultura mariana e francescana”. Questo percorso fu interrotto dopo qualche anno, probabilmente per una modifica degli obiettivi della Fraternità francescana.
Quanto premesso mi è parso opportuno per ricostruire il clima religioso e culturale degli anni in cui padre Claudio raccolse con entusiasmo una pesante eredità, quella della ”Storia della Madonna delle Grazie” iniziata da padre Salvatore D'Ambrosio agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso. Proprio in questo periodo, padre Claudio, che aveva già iniziato l'opera di revisione e controllo del testo e dei documenti d'archivio, decise di dedicarsi in maniera più sistematica allo studio e alla ricerca per portare a compimento l'opera dei suoi confratelli predecessori. Si avviarono nuove e più approfondite ricerche che in parte svolgemmo insieme nell'Archivio di Stato di Teramo supportati dalla grande disponibilità della direttrice e delle funzionarie. La lunga e complessa vicenda dell'elaborazione del testo sembra rispondere a un disegno particolare che vede la ricerca sulla storia del Santuario svilupparsi e crescere, passando di mano in mano, senza vedere il completamento e la pubblicazione. La “Storia della Madonna delle Grazie” iniziata da padre D'Ambrosio fu ripresa alla sua morte da padre Antonio Di Carlo che la consegnò a padre Giacinto Marinangeli per una revisione. Dopo la loro scomparsa, padre Claudio si pose l'obiettivo di completare gli studi. Con grande sacrificio e dedizione portò avanti l'impresa fino all'ultimo giorno della sua vita terrena. L'obiettivo della pubblicazione viene raggiunto oggi, dopo la morte di padre Claudio, grazie all'iniziativa dei suoi familiari coadiuvati, come da lui stesso richiesto, dal dott. Nicolino Farina e dalla dott.ssa Elvira Di Giovannantonio. Come per tutto ciò che faceva, anche in questo caso, l'impegno preso andava onorato a qualunque costo. E' stata una vera missione! La “Storia della Madonna delle Grazie” di padre Claudio è un'opera che per sviluppi e approfondimenti va oltre quella ereditata dai suoi predecessori, ai quali va riconosciuto il grande merito di aver iniziato e tracciato l'importante percorso di ricerca storica. Dopo anni di studi e revisioni il testo è stato arricchito da nuove fonti bibliografiche e archivistiche. L'opera nella struttura (la suddivisione in più libri) e nei contenuti rispetta il lavoro immane di padre Claudio: le sue interpretazioni, le numerose citazioni, i riferimenti bibliografico-archivistici, la scelta delle immagini. La notevole raccolta di documenti, anche inediti, svolta in vari archivi, in particolare Teramo, Roma e L'Aquila, ha portato a chiarire vari aspetti riguardanti la storia del Santuario dal punto di vista religioso e storico-architettonico. Al termine di ogni libro in cui è articolata l'opera, troviamo una nutrita appendice documentaria. Negli ultimi anni, a seguire il prezioso lavoro e a riesaminare gli scritti è stato un illustre storico teramano, il prof. Adelmo Marino Pace, suo amico fraterno e grande sostenitore dell'impresa. Per gli aspetti documentari sono importanti anche il supporto e il contributo della dott.ssa Elvira Di Giovannantonio, amica e compaesana dell'autore. La pubblicazione di padre Claudio della “Storia della Madonna delle Grazie” è il compimento di un percorso fortemente voluto e perseguito con tenacia e sacrificio, come testimonia la cognata Natalina Raschiatore, che lo ha amorevolmente assistito. Consapevole delle sue condizioni di salute, proprio a Natalina, negli ultimi istanti della sua vita, ha chiesto l'impegno di portare a termine la sua importante opera.
La pubblicazione della “Storia della Madonna delle Grazie” è l'eredità e il dono che padre Claudio ha lasciato alla Madonna delle Grazie, ai suoi confratelli, ai fedeli, agli studiosi e alla città di Teramo.
Ci manca e ci mancherà sempre il caro padre Claudio. Ci consola l'idea di saperlo vicino a quella Madre che ha amato fino all'ultimo giorno, all'ultimo respiro della sua esistenza terrena.
“Totus Tuus”, il motto apostolico adottato da San Giovanni Paolo II, era indubbiamente anche il motto di padre Claudio, espressione della sua profonda devozione mariana.
Lo ringraziamo per il suo coraggio, per il suo impegno, per il suo esempio e soprattutto per la grande eredità umana e spirituale che ci ha lasciato e che custodiremo nei nostri cuori.
Lo ringraziamo per questo immenso lavoro che ha realizzato con rigore e competenza e che aggiunge un nuovo importante tassello alla storia di Teramo.
Raffaella Devangelio
Codice ISBN: 978-88-31455-92-3
Pagine: 2652
Informazioni: N. 6 VOLUMI FORM. 17X24 CON N. 1000 FOTO A COLORI
Status: DISPONIBILE
Anno di pubblicazione: 2024
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