“Capitano, mio capitano!”, così Todd Anderson, timido studente del prestigioso collegio Welton, in piedi sul banco, saluta il prof. Keating, l'insegnante di lettere che sta lasciando l'aula nella quale non farà più rientro; sprezzante dei feroci richiami del preside, ora, tutta la classe si alza in piedi sui banchi e, in una sorta di silenziosa standing ovation, rende l'anticonvenzionale tributo al professore…

Se per l'incipit di questa pubblicazione è stato usato il riferimento cinematografico al film “L'attimo fuggente”, non è certo per mera retorica, ma solo per tentare di illustrare il forte viscerale legame che può, in talune circostanze, instaurarsi fra un componente di un insieme di persone e tutte le altre. All'interno di un qualunque gruppo sociale, creatosi per una qualsiasi ragione, militare, religiosa, politica, di studio, di amicizia, di lavoro… si ha modo di identificare un ruolo, che per il carisma di chi lo interpreta, mostra capacità innate di influenzare comportamenti ed atteggiamenti dell'intero gruppo d'appartenenza.

Nella terminologia anglosassone, la funzione di guida che può nascere da questo intreccio di interazioni sociali è detta leadership e sociologi e ricercatori sono concordi nell'affermare che l'efficienza ed il morale del gruppo sono strettamente connessi al modo in cui tale funzione viene esercitata dal leader. Sia che emerga spontaneamente dalle dinamiche relazionali all'interno del gruppo, sia che venga designato dall'esterno, il leader modellerà il suo agire in seno al gruppo al fine di mantenere l'unità di quest'ultimo e di raggiungere gli obiettivi eventualmente assegnati.

Lo sport di squadra, espressione ludica dell'attività del genere umano e fenomenale catalizzatore di relazioni sociali, non è esente da queste considerazioni: nella compagine sportiva, prototipo di gruppo sociale, la figura che assolve questo sinergico compito è chiamato “capitano”. 

Il filo conduttore dell'opera che si sta presentando è dunque la figura del capitano della squadra di calcio; in particolare, ed il titolo (i Capitani della Vecchia Signora) lo indica chiaramente, questo lavoro editoriale si propone di ricordare gli uomini che nel corso degli anni hanno vestito la maglia della Juventus F.C. e ne hanno indossato anche la fascia di capitano.

L'opera, suddivisa in 24 capitoli, si apre con una descrizione introduttiva della figura storico/sportiva del capitano, seguono alcuni spunti di natura statistica computati a partire dai dati delle presenze e dei ruoli dei giocatori juventini. Nelle pagine dei capitoli successivi, è invece contenuto il racconto illustrato della centenaria storia dei 22 capitani della Juventus. Per ciascuno di loro, oltre agli originali disegni caricaturali riprodotti nelle pagine iniziali e finali di ogni capitolo, è stata redatta una breve e gradevole biografia, contestualizzata da precisi riferimenti storici e arricchita da numerose puntualizzazioni socio-politiche. Al termine dei capitoli sono impaginati i tabellini analitici delle carriere dei capitani, nei quali è anche stilato il palmarès che ciascuno di loro può vantare nella militanza nelle fila della Juventus.