Ingegnere, patriota, studioso dell'Abruzzo e protagonista esemplare nell'età del Risorgimento e dell'Italia unita – riveste ancora oggi un grande interesse ed è un esempio di appartenenza e di civismo che andrebbe rinverdito. Dopo la prima edizione del 1913, il testo viene qui riproposto insieme alle tavole originali di Quintino Rozzi ed è arricchito da un nuovo apparato storico, critico e bibliografico.