Una leggenda racconta che, mentre Gesù saliva sul Calvario, portando sulle spalle la pesante Croce, dalla sua fronte trafitta da una corona di spine cadevano gocce di sangue.
Uno degli apostoli lo seguiva e non lo perdeva di vista. Vide così che il sangue di Gesù bagnava le pietre che c'erano lungo la salita. Raccolse, ad una ad una, tutte le pietre macchiate di sangue e le ripose in un sacchetto.
Quando, più tardi, lo aprì per mostrare il prezioso contenuto agli altri apostoli, vide che con quelle pietre si era formato un melograno. Era un frutto nuovo, dalla buccia spessa ed aspra che rivestiva tanti chicchi, rossi come il sangue di Gesù.
Le pietre macchiate di sangue finiscono per rappresentare i giorni della vita di ciascun uomo. Ogni giorno ha la sua gioia, il sapore dolce della melagrana, e ha la sua sofferenza, il sangue che macchia ogni sasso.
Il melograno, come simbolo, rimanda alla storia personale di ciascuno di noi e bene rappresenta la perfezione della vita, la storia di Peppino. È il simbolo del suo sacrificio, come egli stesso scriveva.